Daimler Trucks, 365.000 camion connessi in rete

16-Mag-2016  

Mercedes Trucks investirà da qui al 2020 circa mezzo miliardo di euro per collegare in rete i suoi camion destinati al trasporto merci. Attualmente i camion connessi sono circa 365 mila e i servizi telematici FleetBoard e Detroit Connect sono un punto di riferimento negli USA e in Europa.

Sono passati 120 anni dai primi camion firmati Daimler, il leader mondiale nel settore dei veicoli industriali pesanti. Il marchio tedesco si rileva all’avanguardia per quanto riguarda le connettività: sono già circa 365 mila i camion Daimler connessi in rete tramite i sistemi FleetBoard e Detroit Connect. Daimler Trucks preme sull’acceleratore del collegamento in rete dei propri mezzi a 360°. Il truck ‘Always on’ dà così il via ad una vera e propria rivoluzione che renderà il trasporto merci su strada molto più redditizio ed efficiente, non solo per autisti, spedizionieri e produttori, ma per l’intera società.

Una dimostrazione delle possibilità offerte dal collegamento in rete digitale dei truck Daimler è stata data sull’autostrada A52 nei pressi di Düsseldorf, dove tre veicoli industriali con guida autonoma, connessi in rete tramite WLAN hanno viaggiato su strade aperte al pubblico, dando vita ad un vero e proprio ‘convoglio’ omologato per la circolazione stradale. Grazie a questa combinazione, è possibile ridurre i consumi del 7% e le carreggiate delle autostrade di circa la metà, aumentando la sicurezza

Sfruttando il sistema Highway Pilot per la guida autonoma dei veicoli pesanti sviluppato da Daimler Trucks, i tre mezzi si collegano in rete, dando vita ad un’unità completamente autonoma ed ottimizzata sotto il profilo aerodinamico. Daimler Trucks ha chiamato il nuovo sistema Highway Pilot Connect. “Una rete logistica nuova, altamente efficiente ed aperta.” 

Wolfgang Bernhard Membro del Board di Daimler AG e Responsabile di Daimler Trucks & Daimler Buses, ha dichiarato: “Colleghiamo i truck ad Internet, trasformandoli nel centro dati mobile della rete logistica. I veicoli industriali in rete creano un network con tutti i soggetti coinvolti nei trasporti: autisti, responsabili aziendali, responsabili di flotta, officine, produttori, ma anche autorità statali, che ricevono in tempo reale le informazioni, quali: stato di veicolo e semirimorchio, condizioni meteorologiche e del traffico, disponibilità di parcheggio nelle aree di servizio e molto altro ancora.”

Daimler Trucks genera preziose informazioni grazie ai circa 400 sensori installati ed è completamente connessa in rete con un software composto da 100 milioni di righe di codice: addirittura più di un jet. Questo il commento di Wolfgang Bernhard: “Per una logistica di successo, disporre di dati in tempo reale è un fattore determinante. I nostri truck sono in grado di fornire questi dati.”

Grazie alle nuove borse di carico basate sui dati dei truck collegati in rete, le aziende di logistica potranno in futuro sfruttare decisamente meglio i mezzi, riducendo così i viaggi a vuoto. Un altro esempio: nel 2015, i soli utenti tedeschi della strada hanno dovuto affrontare 568.000 code per complessivi 1,1 milioni di km circa. Il che si traduce necessariamente in un aumento dei consumi e delle emissioni di CO2. 

Grazie alla disponibilità ed allo scambio di dati relativi al traffico in tempo reale, i truck dotati di sensori intelligenti potranno in futuro evitare tamponamenti o trovare percorsi alternativi aggirando gli ingorghi.  Al contempo, si possono ridurre anche i tempi di fermo dei truck dal momento che questi ultimi segnalano tempestivamente eventuali anomalie. L’azienda di trasporti può così pianificare l’assistenza nel corso dei periodi di sosta già previsti tra due incarichi.

In Europa, il traffico di merci su strada raggiunge quota 75%. A livello globale, gli esperti si aspettano che il volume delle merci trasportate su strada triplichi entro il 2050. Grazie al collegamento in rete dei truck con gli altri utenti della strada e l’ambiente circostante, l’intera circolazione dei prodotti sarà più sicura, veloce ed, al contempo, più rispettosa dell’ambiente. Si tratta di una prospettiva interessante per la società e per tutte le parti coinvolte nei trasporti considerando il crescente flusso di merci, le sollecitazioni a carico dell’infrastruttura e l’ambiente sensibile in cui viviamo.


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